La Congregazione dei Lateranensi così come si presenta oggi, risale ai primi decenni del secolo XIX. Essa è il risultato della fusione di due Congregazioni canonicali sorte all’inizio del lontano 1400: la Congregazione dei Canonici Regolari Lateranensi e dei Canonici Regolari Renani. Artefice dell’unione fu l’Abate renano don Vincenzo Garofali.
La celebrazione dell’evento avvenne nella Canonica di S. Pietro in Vincoli il 23 giugno 1823.
L’Ordine dei Canonici Regolari è un istituto religioso maschile di diritto pontificio, il più antico della Chiesa. Per conoscere l’origine dei Canonici, dato che non ha un fondatore vero e proprio, occorre risalire ai primi secoli della storia della Chiesa, quando, accanto ai Vescovi, nelle cattedrali erano attive comunità di chierici che conducevano la perfetta vita comune, modellata su quella delle prime comunità cristiane di Gerusalemme. Il massimo splendore canonicale scaturito dalla Riforma Gregoriana e la grande diffusione di monasteri o abbazie di Canonici in tutta Europa attirarono lungo tutto il Medioevo innumerevoli persone consacrate a Dio nei chiostri religiosi, dedicandosi al culto divino in coro, giorno e notte, allo studio delle Sacre Scritture, all’apostolato e all’educazione della gioventù.
Il nostro Ordine canonicale, scandito in ogni epoca da continui mutamenti strutturali e da rinnovamenti per adeguarsi alle esigenze dei tempi, può essere paragonato ad un albero secolare rigoglioso che lungo i secoli diede vita a molteplici ramificazioni di Congregazioni e di comunità religiose, tutte sotto la Regola di S. Agostino.
All’inizio del XV secolo, dall’unione di alcune piccole comunità riformatrici, nacquero in Italia due Congregazioni nuove approvate dalla Sede Apostolica, quella dei Canonici Regolari Lateranensi e quella dei Renani, che nei secoli, in oltre 150 canoniche, si affermarono per sapienza, spiritualità, cultura, scienza e arte, guidate da un governo centralizzato.
A causa degli sconvolgimenti politici del periodo turbolento del Sette-Ottocento, della soppressione degli Ordini religiosi e l’incameramento dei loro beni da parte delle autorità governative ed ecclesiali, le due famiglie religiose entrarono in profonda crisi. La restaurazione della vita canonicale con il progetto delle nuove Costituzioni, il ricupero dei Canonici secolarizzati e la riapertura delle canoniche alienate, avvennero grazie alla sapiente e instancabile azione dell’Abate Vincenzo Garofali (1760-1839), vero rifondatore e rinnovatore della vita canonicale, sepolto meritatamente nella Basilica Eudossiana di Roma.
Con il Decreto del 28 giugno 1823 sottoscritto nella biblioteca della canonica romana di San Pietro in Vincoli, sotto la presidenza del Card. Bartolomeo Pacca delegato da Papa Pio VII, presenti gli Abati delle due antiche Congregazioni dei Lateranensi e dei Renani, venne sancita la fusione di queste due istituzioni sorelle; fu la rinascita della nostra attuale CONGREGAZIONE dei CANONICI REGOLARI del SS.mo SALVATORE LATERANENSE, ora in festa per il solenne bicentenario.
Noi Canonici, che portiamo il nome prestigioso di Lateranensi dal 1446 a motivo della nostra reiterata presenza nella Basilica di S. Giovanni al Laterano e che, nella nostra millenaria storia, abbiamo dato risalto alla vita comune del clero come strumento ecclesiale per la santificazione.